Dal 1300 al 1600 circa, in nome di una “giustizia” che le giudicava colpevoli in base a maldicenze o assurde superstizioni, sono state uccise migliaia di donne. Ma chi erano queste donne? Erano coloro che conoscevano l’uso delle erbe, curavano i malati, determinavano i tempi della festa, del piacere, della vita e della morte, prevedevano il futuro, sapevano interpretare le voci dell’aldilà e talvolta iniziavano le rivolte contro il potere costituito. Sulla scena un’attrice che attraverso il suo corpo e la sua voce racconta le storie di alcune delle vittime, incarnando momenti del passato alternati a momenti di attualità, per arrivare a un incontro finale in cui queste donne come allo specchio si riuniscono. Il monologo è frutto di una ricerca intrapresa nel 2012 e che ha dato vita a un laboratorio teatrale permanente dal titolo “Chi è la strega?”, in cui sono state coinvolte studiose, artiste, donne di tutte le provenienze che hanno provato ad incarnare l’identità di streghe condannate nelle valli del comasco e del nord Italia. “Donne delinquenti” rappresenta il frutto di queste ricerche e vuole essere un modo per parlare di un tema come quello della violenza sulle donne partendo da un punto di vista diverso e originale.